Formazione operatori ospedale senza dolore - corso base ex DGR Piemonte del 17 ottobre 2005, n. 31-1142
Date e luoghi:
Il dolore è un fenomeno complesso che ricopre una naturale e importante funzione: quale sensazione corporea, segnala la presenza di un male fisico.
Purtroppo, però, il dolore non svolge sempre tale funzione; in particolare nelle patologie croniche perde, con il progredire della malattia, la sua connotazione di segnalatore di pericolo e diventa, a sua volta, una vera e propria malattia. Antichi retaggi culturali, che connotavano il dolore come sintomo ineluttabile, hanno contribuito a sottovalutarne il significato e a trascurarne la cura. Attualmente il trattamento del dolore risulta ancora inadeguato soprattutto per i seguenti motivi: il dolore è considerato inevitabile in alcune patologie e in certi interventi terapeutici (chirurgia, medicazioni, fisioterapia, indagini endoscopiche ecc.) e non risulta essere una priorità, rispetto all’insieme delle cure, in quanto conseguenza e non causa scatenante della malattia stessa; manca la cultura del sollievo del dolore e, di conseguenza, spesso gli stessi operatori sanitari sottovalutano il problema; si verificano difficoltà nel reperire i farmaci e nel gestire in modo corretto i tempi di somministrazione; sussistono difficoltà nel gestire gli effetti collaterali; persiste una certa resistenza sia a somministrare sia ad assumere farmaci antidolorifici. In quest’ultimo decennio, la comunità internazionale si è mobilitata per modificare tale approccio e l’OMS ha approvato il progetto “Ospedale Senza Dolore”, che è stato recepito da tutti i Paesi Occidentali e che ha come obiettivo principale quello di creare gli strumenti culturali ed operativi necessari a combattere il dolore. Nello specifico, in Italia, ilMinistero della Salute ha pubblicato le “Linee Guida per la realizzazione dell’Ospedale Senza Dolore”, (GU 29 giugno 2001 n. 49) e ha reso più agevoli e semplici le normative per la prescrizione dei farmaci analgesici oppiacei.
In ottemperanza a quanto prescritto dalla normativa nazionale, le Linee di Indirizzo regionali riguardano, in particolare, l’organizzazione e lo svolgimento di azioni rivolte al paziente ricoverato o istituzionalizzato.
Purtroppo, però, il dolore non svolge sempre tale funzione; in particolare nelle patologie croniche perde, con il progredire della malattia, la sua connotazione di segnalatore di pericolo e diventa, a sua volta, una vera e propria malattia. Antichi retaggi culturali, che connotavano il dolore come sintomo ineluttabile, hanno contribuito a sottovalutarne il significato e a trascurarne la cura. Attualmente il trattamento del dolore risulta ancora inadeguato soprattutto per i seguenti motivi: il dolore è considerato inevitabile in alcune patologie e in certi interventi terapeutici (chirurgia, medicazioni, fisioterapia, indagini endoscopiche ecc.) e non risulta essere una priorità, rispetto all’insieme delle cure, in quanto conseguenza e non causa scatenante della malattia stessa; manca la cultura del sollievo del dolore e, di conseguenza, spesso gli stessi operatori sanitari sottovalutano il problema; si verificano difficoltà nel reperire i farmaci e nel gestire in modo corretto i tempi di somministrazione; sussistono difficoltà nel gestire gli effetti collaterali; persiste una certa resistenza sia a somministrare sia ad assumere farmaci antidolorifici. In quest’ultimo decennio, la comunità internazionale si è mobilitata per modificare tale approccio e l’OMS ha approvato il progetto “Ospedale Senza Dolore”, che è stato recepito da tutti i Paesi Occidentali e che ha come obiettivo principale quello di creare gli strumenti culturali ed operativi necessari a combattere il dolore. Nello specifico, in Italia, ilMinistero della Salute ha pubblicato le “Linee Guida per la realizzazione dell’Ospedale Senza Dolore”, (GU 29 giugno 2001 n. 49) e ha reso più agevoli e semplici le normative per la prescrizione dei farmaci analgesici oppiacei.
In ottemperanza a quanto prescritto dalla normativa nazionale, le Linee di Indirizzo regionali riguardano, in particolare, l’organizzazione e lo svolgimento di azioni rivolte al paziente ricoverato o istituzionalizzato.
Obiettivi Formativi:
Il corso permette di:
- Approfondire le conoscenze sulle “Linee Guida per la realizzazione dell’Ospedale Senza Dolore” così come recepite dalla regione Piemonte (DGR Piemonte del 17 ottobre 2005, n. 31-1142)
- Introdurre modalità comuni nell’approccio multidisciplinare nella gestione della cura ed assistenza della persona con dolore attraverso atelier pratici e discussione di casi clinico assistenziali
- Sviluppare le conoscenze e le abilità tecniche nella manutenzione di presidi per l’infusione di farmaci per il controllo del dolore
- Facilitare la conoscenza e, di conseguenza, l’utilizzo di tecniche di supporto al trattamento farmacologico, quali le terapie fisiche (tens, agopuntura) e le terapie relazionali (counselling ed educazione terapeutica)
Programma:
- Tipo di dolore, meccanismi fisiopatologici e conseguenze sul paziente
- Dolore acuto e cronico
- Valutazione del paziente
- Concetti di farmacologia clinica dei farmaci analgesici e in particolare degli oppiacei, la scala analgesica dell’OMS
- Nozioni sulle modalità non farmacologiche nel trattamento del dolore
- Valutazione del dolore e strumenti di rilevazione
- Aspetti psicologici e comunicativi del paziente con dolore
- Discussione e compilazione questionario
Destinatari:
- Medici
- Infermieri
Durata:
6 ore
Quota di iscrizione:
50,00
€