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Clinico-Sanitaria Spec.

Area di Formazione Clinico-Sanitaria Specialistica

Il termine comunicazione deriva dal verbo comunicare che nel suo significato originale (latino) vuol dire "mettere in comune" ossia condividere con gli altri pensieri, opinioni, esperienze, sensazioni e sentimenti. La comunicazione non è semplicemente parlare ma presuppone necessariamente una relazione e quindi uno scambio. È importante, quindi, diventare consapevoli della nostra comunicazione, degli effetti che essa ha su di noi, sui nostri interlocutori e sulle nostre relazioni per trasformarla in comunicazione efficace.

Obiettivi Formativi: 
  • Aumentare la nostra capacità comunicativa con gli stranieri
  • Rendere la comunicazione efficace con gli stranieri
  • Conoscere gli assiomi della comunicazione culturale
Programma: 
  • La comunicazione: breve introduzione alle definizioni e alle caratteristiche fondamentali della comunicazione culturale
  • Gli elementi della comunicazione: conoscenza e comprensione della comunicazione sanitaria con la cittadinanza straniera
  • Gli assiomi della comunicazione: conoscenza e sperimentazione dei cinque assiomi con gli stranieri
  • Esercitazione delle tecniche di comunicazione con l’utenza sanitaria straniera
  • Compilazione questionario
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

6 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

È indispensabile conoscere gli elementi base della comunicazione per poter passare da una comunicazione ad una comunicazione efficace. Questo non sempre è garanzia di scambio efficace di informazione. Infatti, quando due persone comunicano non si scambiano solo delle informazioni, ma creano un rapporto, una relazione interpersonale, una piattaforma indispensabile perché lo scambio avvenga.
Le barriere comunicative non sono altro che blocchi e disturbi che impediscono il realizzarsi della comunicazione efficace.

Obiettivi Formativi: 
  • Distinguere la comunicazione dalla comunicazione efficace
  • Conoscere le barriere comunicative.
Programma: 
  • La comunicazione efficace: definizioni
  • Elementi di comunicazione verbale e non verbale
  • Il silenzio:
  1. Il silenzio come mezzo di comunicazione
  2. Il silenzio come mezzo di ascolto
  • Le barriere della comunicazione: conoscenza e sperimentazione delle diverse barriere della comunicazione
  • Esercitazioni delle tecniche di comunicazione efficace
  • Compilazione questionario
Destinatari: 

Tutte le professioni sanitarie

Durata: 

6 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

Il termine comunicazione deriva dal verbo comunicare che nel suo significato originale (latino) vuol dire “mettere in comune” ossia condividere con gli altri pensieri, opinioni, esperienze, sensazioni e sentimenti. La comunicazione non è semplicemente parlare ma presuppone necessariamente una relazione e quindi uno scambio. È importante, quindi, diventare consapevoli della nostra comunicazione, degli effetti che essa ha su di noi, sui nostri interlocutori e sulle nostre relazioni per trasformarla in comunicazione efficace.

Obiettivi Formativi: 
  • Aumentare la nostra capacità comunicativa
  • Rendere la comunicazione efficace
  • Conoscere gli assiomi della comunicazione.
Programma: 
  • La comunicazione: breve introduzione alle definizioni e alle caratteristiche fondamentali della comunicazione
  • Gli elementi della comunicazione
  • Conoscenza e comprensione dei nove elementi della comunicazione
  • Gli assiomi della comunicazione:
  • Conoscenza e sperimentazione dei cinque assiomi della comunicazione
  • Esercitazione delle tecniche di comunicazione.
  • Compilazione questionario
Destinatari: 
  • Tutte le professioni sanitarie e non
Durata: 

6 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

C’è sempre e da parte di tutti una certa difficoltà, di cui si può essere più o meno consapevoli, ad entrare in rapporto con "altri" che sono sempre, per vari motivi, diversi da noi. E più sono diversi e più facciamo fatica a riconoscerci in loro, a capirne le abitudini, la cultura, lo stile di vita. Il discorso riguardante gli stereotipi concerne essenzialmente un tipo di relazione non tanto individuale quanto di massa e come tale impreciso, categorizzante, generico.

Obiettivi Formativi: 
  • Imparare a distinguere e a conoscere le definizioni di stereotipo, pregiudizio ed atteggiamento
  • Aumentare la consapevolezza che l’uomo nel rapportarsi alla realtà esterna tende a classificare ogni singolo elemento e a ricondurlo ad uno stereotipo
  • Promuovere un’apertura culturale senza pregiudizi.
Programma: 
  • Relazioni sociali
  • Acquisizione delle corrette informazioni relative a: stereotipi, pregiudizi, atteggiamento sociale, etnocentrismo e razzismo
  • Cenni storici e contemporanei
  • L’utente straniero:
  • Riconoscere i principali stereotipi legati all’immigrazione straniera
  • Come gli stereotipi possono influenzare-modificare il nostro comportamento
  • Esercitazioni attraverso tecniche di simulazione e di role-playing
  • Compilazione questionario
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

6 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

Secondo i dati più recenti, relativi al 1° gennaio 2010, sono presenti in Italia 4.279.000 stranieri, pari al 7,1% della popolazione totale, con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 10% (388.000 persone, valore inferiore sia al 2007 sia al 2008). In questo valore non sono comprese le naturalizzazioni (59.000, fenomeno ancora relativamente limitato, seppure in crescita costante negli ultimi anni), né ovviamente gli irregolari.

Obiettivi Formativi: 
  • Conoscere la dimensione del fenomeno della migrazione sul territorio lombardo
  • Acquisire le conoscenze di base delle diverse culture di appartenenza
  • Acquisizione di informazioni legate ai diversi approcci culturali legati alla cultura sanitaria
  • Comprendere i diritti di integrità fisica, psichica e morale della donna.
Programma: 
  • Il fenomeno del’immigrazione
  • Terminologia corretta
  • Quantificazione del fenomeno migratorio
  • Cenni storici e contemporanei
  • Principali occupazioni degli stranieri in Italia e in Regione Lombardia
  • Continenti e Paesi di provenienza
  • Presentazione dei diversi approcci culturali e sociali alla Sanità (es. mutilazioni genitali femminili)
  • L’utente immigrato e l’impatto con il Servizio Sanitario
  • Acquisizioni di elementi di conoscenza di carattere generale e teorico sull’immigrato nel contesto sanitario e sull’accesso ai servizi
  • Compilazione questionario
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

6 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

La recentissima Legge del 15 Marzo 2010 n° 38 pone il tema del dolore quale parte integrante e irrinunciabile del percorso terapeutico del paziente e tiene conto del valore, della dignità e dell’integrità della persona assicurando l’equità nell’accesso all’assistenza e l’appropriatezza delle cure. La cultura del dolore deve essere patrimonio di tutti gli operatori in Pronto Soccorso, dove più che in tutte le altre unità operative il paziente accede perché “ha dolore”!

Obiettivi Formativi: 
  • Fornire gli strumenti culturali utili alla valutazione e al monitoraggio del dolore in Pronto Soccorso
  • Seguire il paziente nel suo percorso in Pronto Soccorso, dal triage alla dimissione, con particolare attenzione allo stato di malattia anche nella sua componente dolore
  • Valutare l’opportunità e la tempistica della dimissione nel rispetto della risoluzione del sintomo dolore.
Programma: 
  • Le basi teoriche: neurofisiologia e anatomia
  • Nosologia e classificazione del dolore
  • Modelli di Triage del dolore in Pronto Soccorso
  • Il dolore acuto e il dolore cronico
  • Caratteristiche emodalità di trattamento del dolore acuto
  • Caratteristiche emodalità di trattamento del dolore cronico
  • Concetti di farmacologia clinica
  • La scala analgesica dell’OMS
  • Nozioni sull’uso degli oppioidi e della morfina
  • Nozioni sulle modalità non farmacologiche nel trattamento del dolore
  • Valutazione e monitoraggio del dolore
  • Strumenti di rilevazione
  • Aspetti comunicativi e psicologici del paziente con dolore
  • I supporti cartacei e informatici
  • La dimissione del paziente con dolore
  • Verifica dell’apprendimento
Destinatari: 

Infermieri di pronto soccorso

Durata: 

8 ore

Quota di iscrizione: 

150,00

L’assistenza infermieristica ortopedica comprende la prevenzione e la correzione delle alterazioni del sistema scheletrico. L’infermiere, per aiutare il paziente a raggiungere e mantenere una mobilità ottimale, utilizza metodi preventivi, terapeutici e riabilitativi. Le misure preventivo-terapeutiche comprendono l’uso di bendaggi, stecche, trazioni e ingessature. I trattamenti di riabilitazione prevedono, invece, l’uso di letti e di trazioni speciali.

Obiettivi Formativi: 

Fornire agli operatori competenze tecnico-specialistiche per applicare correttamente un bendaggio.

Programma: 
  • La valutazione iniziale del paziente traumatizzato: casi in cui è necessario e/o opportuno applicare un bendaggio
  • Fasciature contenitive e fasciature rigide: materiale in uso
  • Bendaggio funzionale
  • Bendaggio neuromuscolare
  • Applicazione di un bendaggio circolare, a spirale, a otto
  • Il mantenimento del bendaggio in sito
  • La valutazione della corretta applicazione del bendaggio:
    • assenza di costrizioni
    • tenuta e uniformità di pressione del bendaggio
  • Immobilizzazione delle fratture:
    • applicare una stecca
    • applicazione e cura dell’apparecchio gessato
  • Educazione al paziente con apparecchio gessato
  • Discussione e compilazione del questionario
Destinatari: 

Medici
Infermieri
Strumentisti
Tecnici della riabilitazione

Durata: 

4 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

La traumatologia è la branca della chirurgia che si interessa delle lesioni da traumi: eventi violenti la cui forza vulnerante danneggia i tessuti perché ne supera il limite di resistenza. Nei casi più gravi ai danni locali si associa il coinvolgimento delle condizioni generali, per cui si parla di malattia traumatica.

Obiettivi Formativi: 
  • Fornire ai partecipanti le conoscenze di base e le competenze teorico-pratiche necessarie per assistere il paziente traumatizzato nelle fasi pre e post operatorie e riabilitative
  • Fornire competenze in merito ai principi per l’utilizzazione corretta degli ausili per l’immobilizzazione e la mobilizzazione del paziente traumatizzato in ambiente ospedaliero.
Programma: 

I giorno

  • Le distorsioni e le lussazioni a carico degli arti inferiori
  • Le fratture a carico degli arti inferiori e del polso

II giorno

  • Le patologie del rachide dorsale e lombo-sacrale
  • Le patologie della spalla e del rachide cervicale

III giorno

  • Assistenza infermieristica al paziente con lussazioni e distorsioni
  • Assistenza infermieristica al paziente con fratture composte e scomposte
  • Assistenza infermieristica al paziente portatore di apparecchio gessato

IV giorno

  • Assistenza infermieristica al paziente con trazione transcheletrica
  • Il trauma cranico e l’osservazione del paziente con trauma cranico

V giorno

  • Il politraumatizzato
  • Assistenza infermieristica al paziente politraumatizzato
  • Assistenza post-operatoria traumatologica
  • Supporto psicologico al traumatizzato

VI giorno

  • Tecniche di riabilitazione e mobilizzazione in traumatologia
  • Esercitazioni pratiche
  • Discussione e compilazione del questionario
Destinatari: 

Medici
Infermieri
Strumentisti
Tecnici della riabilitazione

Durata: 

48 ore

Quota di iscrizione: 

800,00

Durante l’attività lavorativa quotidiana il personale fisioterapico si trova a contatto con le patologie riguardanti la colonna vertebrale.

Obiettivi Formativi: 

Fornire al personale fisioterapico maggiori conoscenze sui dolori comuni di origine vertebrale.

Programma: 
  • Biomeccanica del rachide
  • Dolori comuni di origine vertebrale
  • Valutazione
  • Terapia manuale
  • Tecniche di riabilitazione motoria
  • Riprogrammazione senso motoria
  • Esercitazioni pratiche delle cervicalgie, dorsalgie e lombalgie
  • Discussione e questionario
Destinatari: 
  • Tecnici della riabilitazione
  • Infermieri
Durata: 

8 ore

Quota di iscrizione: 

150,00

Gli interventi di sostituzione protesica del ginocchio hanno avuto negli ultimi due decenni una diffusione sempre maggiore sia per l’aumento della aspettativa di vita e la sempre maggior richiesta di un elevato grado di autonomia in soggetti anche anziani, sia per l’importante progresso tecnologico degli impianti che ne consente l’indicazione anche in soggetti relativamente giovani.

Obiettivi Formativi: 

Il modulo si propone far acquisire ai discenti competenze che consentano di:

  • Memorizzare nozioni pratiche di anatomia e fisiologia del ginocchio
  • Conoscere le indicazioni alla sostituzione protesica del ginocchio
  • Conoscere e standardizzare il percorso clinico pre- e post-operatorio
  • Conoscere il razionale dell’intervento e dei tempi chirurgici
  • Conoscere le principali complicanze e i comportamenti per ridurne l’incidenza
  • Programmare un percorso clinico personalizzato per ogni paziente dalla fase chirurgica e alla riabilitazione, valutando i risultati funzionali raggiunti e l’efficacia dell’intervento.
Programma: 
  • Nozioni pratiche di anatomia e fisiologia del ginocchio
  • Nozioni di fisio-patologia del ginocchio
  • Tipi di impianti protesici e scelta dell’impianto
  • Percorso clinico pre-operatorio
  • Razionale di un impianto protesico di ginocchio e tempi operatori
  • L’organizzazione della sala operatoria e della equipe
  • L’organizzazione del percorso riabilitativo e la valutazione dei risultati nelle varie fasi
  • Prevenzione delle principali complicazioni
Destinatari: 

Medici
Infermieri
Tecnici della riabilitazione

Durata: 

8 ore

Quota di iscrizione: 

150,00

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